I segreti di Nicholas Flamel l'immortale - Il Mago by Michael Scott

I segreti di Nicholas Flamel l'immortale - Il Mago by Michael Scott

autore:Michael Scott [Scott, Michael]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: I segreti di Nicholas Flamel l'immortale - vol. 2
ISBN: 9788804590316
editore: Mondadori
pubblicato: 2015-04-09T16:00:00+00:00


CAPITOLO VENTISEI

Perenelle era confusa.

Muovendosi con molta cautela lungo i corridoi male illuminati, aveva scoperto che tutte le celle sotterranee dell'isola-prigione pullulavano di creature provenienti dai confini più oscuri del mito. Aveva incontrato una dozzina di razze diverse di vampiri e varie bestie mannare, oltre a boggart, troll e cluricauni. Una cella ospitava un cucciolo di minotauro addormentato, mentre in quella di fronte due windigo cannibali giacevano privi di sensi accanto a un trio di oni. Un intero corridoio di celle era occupato da stirpi di draghi e viverne.

Perenelle non pensava che quelle creature fossero prigioniere - nessuna delle celle era chiusa a chiave - eppure erano tutte addormentate, ed erano schermate da scintillanti ragnatele d'argento. Non avrebbe saputo dire, però, se quell'accorgimento servisse a tenere imprigionate le creature o semplicemente a separarle l'una dall'altra. Oltrepassò una cella la cui ragnatela pendeva giù a brandelli. Era vuota, ma la ragnatela sul pavimento era cosparsa di ossa, nessuna delle quali neanche vagamente umana.

Quelle creature provenivano da dozzine di paesi e da altrettante mitologie diverse. Alcune - come i windigo - Perenelle le aveva solo sentite nominare, ed erano native del continente americano. Altre, a quanto le risultava, non erano mai giunte nel Nuovo Mondo ed erano sempre rimaste al sicuro nelle rispettive patrie o nei Regni d'Ombra a esse confinanti. Gli oni giapponesi non avrebbero dovuto coesistere con i peist celtici. C'era qualcosa di terribilmente sbagliato in quel posto.

Perenelle svoltò un angolo e si sentì sfiorare i capelli da una brezza. Rivolse il viso in quella direzione, le narici dilatate, e percepì un odore di salsedine e alghe. Lanciandosi una rapida occhiata alle spalle, corse in fondo al corridoio.

A quanto pareva, Dee stava raccogliendo quelle creature, le stava riunendo insieme, ma perché? E soprattutto, come? Già catturare un singolo vetala era inaudito, ma una dozzina? E com'erano riusciti a strappare un cucciolo di minotauro alla madre? Perfino Scathach, temeraria e micidiale com'era, non avrebbe mai affrontato un esemplare della razza dalla testa taurina a meno che non fosse proprio necessario.

La donna giunse a una rampa di scale. L'odore di salsedine era più intenso, la brezza più fresca, ma Perenelle esitò prima di poggiare il piede sul primo gradino, chinandosi a controllare che non ci fossero fili d'argento. Non ce n'erano. Non aveva ancora individuato la creatura che aveva tessuto le ragnatele che incorniciavano come festoni le celle sotterranee, e ciò la rendeva incredibilmente nervosa. Suggeriva che i tessitori o le tessitrici stessero dormendo… il che significava che prima o poi si sarebbero svegliati. A quel punto, l'intera prigione avrebbe pullulato di ragni, e lei non voleva farsi trovare allo scoperto.

Un po' del suo potere era ritornato, e le era già sufficiente a difendersi, anche se nel momento stesso in cui avesse usato la magia, avrebbe non solo attirato la sfinge, ma si sarebbe ritrovata invecchiata e indebolita. Perenelle sapeva che avrebbe avuto una sola occasione per sconfiggere la creatura, e voleva - doveva - essere il più potente possibile per lo scontro. Sfrecciando su per la scale, si fermò di fronte alla porta arrugginita.



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